mercoledì 14 maggio 2008

Quando il reflusso ci tiene svegli

Il cosiddetto bruciore di stomaco è uno dei sintomi più comuni del reflusso gastroesofageo.
E' un disturbo molto fastidioso a qualsiasi ora del giorno. Di notte lo diventa anche di più perché al dolore si aggiunge la frustrazione causata dal non riuscire a riposare correttamente.
La posizione supina (sdraiati sulla schiena) favorisce infatti la risalita dell'acido nell'esofago. Inoltre, durante il sonno, produciamo meno saliva (che ha proprietà di antiacido).
Ecco qualche buona regola per prevenire il reflusso notturno:
dormire con la testa e il torace sollevati rispetto all'asse orizzontale del corpo
non andare a dormire prima che siano trascorse almeno quattro ore dall'ultimo pasto
evitare pasti troppo elaborati
Dormire con due cuscini sotto la testa può sembrare la soluzione più facile per rimanere con la testa e il torace sollevati, ma non è così.
Durante la notte, infatti, i cuscini difficilmente resteranno nella stessa posizione in cui li abbiamo messi e si rischia di ritrovarsi in una posizione anche più dannosa di quella che si ha con un solo cuscino. La soluzione migliore è sollevare il materasso usando dei cunei specifici o una rete regolabile

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